Si è svolto stamattina presso l’Aula Magna del Liceo scientifico Scorza di Cosenza il convegno dal titolo “Credi nella bontà a prescindere dal credo, sentieri verso l’integrazione” , coordinato dalla docente di religione Maria Scornaienchi.
La dirigente dot.ssa Rosanna Rizzo ha accolto in un’atmosfera prenatalizia Ibrahima Deme Diop, docente di linguistica e mediatore culturale, presidente della Consulta Interculturale di Cosenza, Stefania Bevilacqua, attivista ROM, membro consulta interculturale di Cosenza , Fiore Manzo, presidente S.Lav Romano’, associazione che combatte ogni forma di razzismo, Don Michele Fortino vicario generale della diocesi Cosenza/Bisignano, Veronica Buffone, assessore al Welfare Comune di Cosenza.
“E’ importante promuovere il rispetto dell’altro in tutti gli aspetti” ha sottolineato Rosanna Rizzo.
“Abbiamo culture diverse ognuno con diverse caratteristiche, ma siamo tutti persone, il pregiudizio ammala la nostra società”, ha commentato Veronica Buffone .
Durante il convegno si è parlato di intercultura e di inclusione, anche dei ragazzi Rom, della protezione del diritto all’istruzione come sostegno fondamentale per l’uguaglianza, per lo sviluppo sostenibile, per la pace.
“Essere ROM vuol dire ricevere doppia discriminazione, a scuola i rom venivano messi in stanze diverse rispetto ai bambini, la maggior parte dei bambini li discriminavano” ha raccontato Stefania Bevilacqua.
Le opportunità educative dei bambini Rom sono imperniate non tanto sulle garanzie formali di uguaglianza e accesso alla scolarizzazione, quanto sull’entità dell’impegno degli enti pubblici nel contrastare le barriere sociali e familiari alla base della partecipazione sociale.
Luoghi
VIA POPILIA - COSENZA
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